venerdì 9 agosto 2013

TUTTI INNOCENTI !

Questa e' la storia di un vincitore di una gran fondo ,sottoposto a controllo della salute da parte del CONI e pizzicato positivo a 4 diversi principi vietati dalla WADA ( agenzia mondiale antidoping ), Paolo Alberati (un po’ scrittore, un po’ allenatore, un po’ procuratore, un po’ organizzatore, un po’ atleta, un po’ contributor giornalistico), persona che tra l’altro conosciamo e rispettiamo, pareva essere incappato in un incidente di percorso ecco la sua vicenda http://tinyurl.com/k6rml8w: aveva assunto un farmaco (forse due) e si è dimenticato (così ci disse) di compilare il modulo TUE di esenzione terapeutica permanente perchè non sapeva toccasse anche agli amatori. Oddio, fosse un cicloamatore semplice la cosa si potrebbe capire, ma si tratta di un agente e procuratore ed ex atleta professionista e consulente sopratutto di amatori che le cose le dovrebbe sapere a menadito. Ad Alberati telefonammo, ci spiegò la sua versione, accennò a un intervento chirurgico che l’aveva costretto a prendere farmaci, ma omise di dirci le sostanze a cui era positivo: pensammo al classico diuretico o a cose simili e non andammo oltre, per rispetto della privacy e della sua volontà.
Le sostanza in realtà sono uscite ieri, nel provvedimento di deferimento dell’atleta da parte della Procura Coni al TNA. Ecco il testo.
«Deferimento dell’atleta Paolo Alberati (tesserato FCI) alla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli artt. 2.1. e 2.2. del Codice WADA in relazione alla positività per presenza di Gonadotropina corionica (hCG), Stanozololo Metabolita, Pseudoefedrina >DL, Amiloride, Idroclorotiazide e Clorotiazide  riscontrata in occasione del controllo antidoping disposto dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000, al termine del 1° Gran Fondo dei Megaliti, disputato a Montalbano Elicona il 5 maggio 2013, con richiesta di 2 anni di squalifica, nonché l’invalidazione automatica del risultato ottenuto nella competizione di che trattasi».                                                                                                                     Nella risposta a Marco Bonarrigo che gli chiede conto dell'accaduto egli chiede comprensione e discrezione adducendo scuse che chi vuole approfondire puo'    qui        leggere ..                                                                                 Caro Paolo Alberati , tu sei un personaggio pubblico: hai un sito Internet con cui pubblicizzi i tuoi servizi di consulenza a CICLISTI,  hai partecipato di recente all’organizzazione di un evento ciclistico in Toscana, sei stato nello staff del Girobio, quindi una corsa CONTRO il doping e a favore della massima trasparenza nelle procedure mediche e divulghi i tuoi consigli anche tramite video su Internet.
 Hai pieno diritto, se lo ritieni, di non divulgare nulla sui tuoi problemi di salute. Ma la tua positività multipla e’ un evidente fatto di cronaca e anche quello che dici e’un fatto di cronaca, perché la coincidenza di una positività da quattro principi attivi assunti per patologie serie con una da (supposta) contaminazione alimentare abbinata all’assunzione di un antifluenzale e’ piu unica che rara nella storia dello sport italiano. Sarebbe un fatto di cronaca importante anche se ad essere trovato positivo fosse – in una garetta – un giornalista sportivo che si occupa di doping.
Prova a metterti dalla parte di uno che racconta lo sport (in tempi in cui il ciclismo amatoriale e’ flagellato dal doping) e immagina quanto sia difficile crederti: assumi un ormone pesante e dei diuretici  per una patologia seria da cui ti auguriamo di guarire presto, hai l’influenza e prendi farmaci ma comunque, in quelle condizioni, corri e vinci una gran fondo amatoriale?
Beh, mettiamo di crederti. Anzi, ti crediamo proprio. Credendo alla tua pulizia, troviamo pero’ inaccettabile, assurdo che uno come te prenda della gonadotropina (roba da bollino rosso, rossissimo) e partecipi a una corsa agonistica senza avere le carte in regola, senza essere informatissimo sui regolamenti. Inaccettabile dl punto vista professionale, non solo sportivo, sia chiaro: se fai il consulente di atleti il tuo primo dovere e’ avere chiare, chiarissime le regole.
Davanti al TNA potrai far valere le tue ragioni e ti auguriamo la migliore fortuna. Ma nessuno ti ha messo in un frullatore mediatico, ci sei entrato da solo.                                                                               from : BLOG CYCLING PRO

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