Non so se questo messaggio arriverà nel nostro Blog... Possibile che sia così negato!! Beh preferisco la bici predalata... ma qualcosa di domenica posso dirla anch'io.
Il percorso mi è piaciuto molto e le sensazioni sono quasi sempre state positive.
Nei primi chilometri, condotti davanti affianco al capitano, ho faticato un pò troppo. Con quell'arietta freddina e contraria sentivo un blocco allo stomaco e non salivo di pulsazioni (mi sembra di sentir parlare il dottore !!); così dopo 10km ho lasciato il posto a Robcan e mi sono messo a ruota per rilassarmi , gurdandomi intorno e godendomi la splendida luce mattutina.
Poi la prima salita, dove ho faticato parecchio.. ma ho avuto un ritorno di sensazioni difficilmente quantificabile. Il paesaggio non mi attirava e mi è scattata subito la molla prima di Linaro, volevo testarmi e sono scattato. Dopo Ranchio ho rifiatato leggermente e, visto che Piero cercava di rientrare ho smesso di spingere. Raggiunto, sono stato un km abbondante a ruota (anche perchè Piero tirava molto forte) e quindi sono ripartito al primo incremento di pendenza (in pratica ho calato di meno). A quel punto, senza cardio e circa ad 11 km da Spinello, pensando alla fatica che avrei fatto cercando di mantenere quel ritmo ho avuto qualche timore, ma volevo spingere ed ho deciso di continuare così. Sono certamente salito faticando, ma posso dire che godevo della stupenda sensazione di sentire che appena calavo leggerissimamente di ritmo (dopo essere stato magari per per un km fuori soglia) recuperavo molto in fretta ed ero gia già pronto per insistere ancora. Era un pò che non provavo certe sensazioni. Scusatemi per non essere salito in compagnia, ma sentire certe risposte dal proprio corpo è un pò come drogarsi di endorfine. Sentite qua: la fatica a volte è un'amica!!!
Nella seconda salita è stato diverso: ho goduto della compagnia del capitano (allmeno sino agli ultimi 4 km) e di Piero che, scattando in continuazione (almeno 30 volte) ha cercato di farci fare più fatica di quella fatta verso Spinello. Stefano, più coscenzioso e calato nella giusta "non competitività" della giornata, si è guardato bene di seguire noi due "anarchici"!
Dopo è stato tutto molto piacevole.. il panorama, il percorso e il piacere di farci portare dalla bici.
Unica nota negativa: a Le balze ho incontrato un vecchio conoscente che mi ha avvisato della disgrazia avvenuta sabato nelle acque di Marina. Riflettendo sull'accaduto, pensando a Lele (siamo con te) , ai continui incidenti dei ciclisti ed alla fragilità della nostra natura, mi viene da dire: in tutti questi anni, che non fanno altro che accumularsi, ho visto spegnersi molte luci che potevano certamente rimanere accese !! Anche se la morte fa parte della vita, non mettiamoci nella condizione di aiutarla!!!
Cerchiamo di pensarci e ... occhio in discesa e ai rischi inutili (certamente difficili da valutare)... ne vogliamo ancora accumulare il più possibile.. di anni.
A presto
Ronco
L'ho copiato e incollato da un altro blog che Marco aveva creato...
RispondiEliminaGrande Ronco , anche nella prosa parti lento e poi accelleri , che bel finale ! Ti ricordo che al tour del Fumaiolo c'ero anchio ! L'avermi dimenticato denota il tuo disinteresse x noi della seconda fascia di merito sportivo ;-) !
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