mercoledì 2 maggio 2012
10 Colli (??)
Come da tradizione, vado (da solo) alla Dieci Colli Bolognesi. Ci andavo anche quando non facevo le GF ma solo le garette in Mtb, perchè di manifestazione non ce n'erano così tante come ora, perchè era piu corta delle altre GF (130 km mi pare) e perchè il percorso mi piaceva. Si partiva da Piazza Maggiore e si arrivava in cima a San Luca (anche se da dietro.) Nel corso degli anni il percorso è cambiato e allungato, partenza e arrivo sono stati spostati ai Giardini Margherita, ma i 10 Colli sono rimasti. Gli ultimi durissimi Colli, il muro di San Donato, l'arrivo giù da San Mamolo e la planata sui Giardini avevavo "il loro perchè".
Dall'anno scorso la manifestazione è stata stravolta, spostata al palazzetto di Casalecchio, che ha un logistica decisamente migliore, anche se un fascino un po' diverso. Anche il percorso è cambiato completamente. Niente più 10 Colli ma due sole salite di lunghezza significativa, e tantissime variazioni di ritmo da fare con il 5x, nessuna pendenza dura.
A ricordare il passato solo l'ultimo strappo di Monte Maggiore, con qualche centinaio di metri sul 15% da fare in apnea.
La mattina minaccia pioggia (anzi, mezzora prima della partenza piove di brutto). L'organizzazione mi ha assegnato un bel pettorale 1700 e parto quindi molto indietro; più di due minuti fra lo start e la mia partenza. Stavolta a rientrare ci provo, in pianura spendo un bel po' (anche perchè non è pianura) rimontando, ma quando dopo un 15 km arrivo su un gruppo, davanti c'è il vuoto e un falsopiano a salire. Non si va piano, ma è chiaro che i primi (e i secondi, e i terzi...) sono andati. Sulla prima salita i più forti (e che hanno tirato meno...) se ne vanno dal gruppo, io non tengo quel ritmo e non riesco ad agganciare quelli davanti.
A questo punto so che è fatta e mi metto in pace, cercando di dare spesso un mano per non far abbassare troppo il ritmo. I panorami non sarebbero neanche male, ma il percorso è anonimo e noioso, privo di riferimenti. Un paio di discese sconnesse e pericolose richiedonon grande attenzione (ed è assurdo che le salite siano ampie e pedalabili e le discese su tratturi a 15%). Cerco di guidare il meglio possibile, anche se con questo telaio non ho ancora preso confidenza.
Finalmente scendiamo a valle, prima dell'ultimo strappo, dove prendiamo un altro gruppo. Si va all'arrivo e faccio una inutile (ma divertente) volata, dove passo per primo o forse secondo (quest'anno in volata vado più forte, anche non so perchè...) Ma siamo indetro e la gente con cui arrivo di solito mi ha rifilato 10 minuti.
Organizzazione e logistica sono ottimi. la manifestazione meriretebbe ancora. Ma, da punto di vista di un ciclosuonato a) il percorso non mi piace proprio b) l'assegnazione dei numeri di partenza è incomprensibile c) ancora più che nella vecchia edizione, se parti indietro è difficilissimo recuperare.
Quindi l'anno prossimo ci penserò due o tre volte prima di iscrivermi.
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Condivido la tua analisi, anche se non ho mai partecipato alla 10 colli, ho abitato a Bologna per molti anni, e ti posso assicurare che in bici in quelle zone sarò andato al massimo 1-2 volte: non erano affatto le mie preferite, anzi mi lasciavano piuttosto insensibile.
RispondiEliminaSono d'accordo che l'arrivo a San Luca, anche se da dietro, dava altre sensazioni. Poi c'era la Val di Zena, la salita dell'Ancognano, la picchiata di Monte Donato...insomma, era un'altra 10 colli, e forse un'altra Bologna.