sabato 3 novembre 2012

Cippo: il lato ludico.

Ecco qua quello che è successo.
Oltre ai quasi 170 km, le 7h10 di pedalata, 3400 mt. di dislivello e l'arrivo al Cippo da un percorso inedito (S. Maria Rioptetra, Perticara, Maiolo, Carpegna), c'è stato spazio anche per il sangiovese, oltre che per il caffè a Bertinoro. In primis per scaldarci, in effetti ;-)

11 commenti:

  1. Grazie a Piero , anche quest'anno sono riuscito a ultimare la gita extreme al Cippo . Percorso leggermente accorciato visto che la partenza e' avvenuta da S.Leonardo anziche' Ravenna . Cmq 170 km e altimetria accresciuta dai passaggi inediri da S.Maria Riopetra e Pugliano Villagrande . In effetti NON ci siamo fatti mancare niente : la Piera scatenata gia' a Bertinoro mena un ritmo veloce x rompere il fiato ?? , poi contovento sino alla seconda salita dove assieme ai ripidi tratti di S.Maria non vanno scordate le rampe prima del Barbotto . Qui ci colleghiamo telefonicamente col Bosco che trovasi in zona e concordiamo il rendez vous . Perticara col secondo caffe' e poi Carpegna da Novafeltria con rampe a doppia cifra verso Maiolo . Il cielo si fa' minaccioso e nuvoloni scuri coprono spesso la cima della Montagna mentre un forte vento di libeccio continua ad ostacolare l'ascesa .Villagrande si scende per poi salire la sella prima di Carpegna e finalmente l'inizio del Cippo che saliamo in 37 minuti col tratto dopo la sbarra perlopiu' ricoperto da un fitto strato di foglie. Il panorama e' stupendo con l'autunno che da il meglio nei colori del bosco . Temperatura in cima piuttosto rigida e ci copriamo d'obbligo con la cerata . Sitorna velocemente in basso verso la cantoniera sperando di guadagnare velocemente qualche grado mentre il prossimo obbiettivo diventa qualcosa da mettere sotto i denti (sono oramai le 14 ) A meta' discesa scorgo un pazzo a mezza gamba e mezzamanica salire col cipiglio di un professionista mentre noi battiamo i denti .. Mimetto a ridere e non smetto per parecchio quando riconosco il Bosco in tenuta agonistica Surfing , ci comunica che ci raggiungera' a Pennabilli dopo avere migliorato il suo record della cantoniera . Alla trattoria doppia piadina prosciutto e formaggio e doppio calice di sangiovese :)Poi prende il comando Bosco suggerendo un protocollo mutuato dal Dottore ?? : partenza a razzo siu saliscendi verso Sartiano , poi salita a tutta fino imboccare dopo una curva sbagliata da me con tutte e due le ruote nel fosso con mezzo metro d'erba ... Finalmente il protocollo fa' effetto bloccandomi la digestione per 4 km ...tra sudori freddi e un passo da pensionato tento di guagagnare la vetta di Perticara . Verso la fine va meglio e mi sblocco , anche grazie a Piero che mi stimola a resistere. Salutiamo Bosco che scende a valle mentre noi proseguiamo fino a Barbotto . Da Mercato ci alterniamo a buon ritmo verso l'auto mentre il buio incombe. Gran bel giro . Grazie Piero

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  2. Ad un certo punto prima di scendere a Carpegna ho detto a Franco: "Ora più della salita mi preoccupa che con ogni probabilità in cima al Cippo non troveremo un'anima che ci faccia una foto". È così è stato :-)))
    Poi certo, avessimo aspettato, sarebbe arrivato uno secco in tenuta estiva surfing che ci avrebbe anche chiesto come mai battevamo i denti!!!

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  3. Azzo che matti. Pazienza per i km, ma è il dislivello è quello, siete veramente fuori di melone. E giustamente, quando si fanno follie, arriva anche il Bosco.
    Comunque bravi ad averci provato, e sopratutto ad averci provato quando io non c'ero :-)

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    1. Vero, tu non c'eri, ma partendo per tempo avremmo potuto recuperarti a metà strada con l'Umbria e tornando verso la Romagna fare il Cippo insieme... ;-)

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  4. Mah,
    io non ho fatto molto: 77Km per soli 2200m di dislivello. Attendo l'inverno per dare il meglio.
    Nulla comunque a confronto con il ciclo-viaggio che sto organizzando per il prossimo giugno. Etiopia/Eritrea regione degli altipiani con tanto di carretto e tenda .. La moglie è convinta ora devo convincere gli assistenti sociali, per evitare che mi tolgano i figli al rientro.

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    1. BOSCHETTI-EXTREME!!! Se sopravvivi sarà una avventura fenomenale.

      A questo punto Franco ed io dobbiamo inventarci qualcosa per tenere il tuo passo e la vedo dura...

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  5. Certo che avete un bel fegato!! Non pensavo che azzardasse tanto ma siete pieni di risorse e non finite mai di stupire!! Bravi!!

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    1. No, obe, eravamo pieni di sangiovese, durante. Franco di vino la sera prima, ed io di birra...sarà stato l'acool a darci quella marcia in più?!?

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  6. Ringrazio Franco per la compagnia e la costanza, alla fine è stato lui stesso da stimolo a me, perché comunque sentivo una certa "responsabilità" per averlo coinvolto. Avevo qualche dubbio, eravamo partiti da San Leonardo alle 8.45 del mattino e nella mia testa per far tornare i conti e arrivare prima del buio alla macchina, bisognava che non ci fossero incertezze e che il ritmo fosse un po' sostenuto (e così è stato per tutto l'avvicinamento al Cippo).

    Qualche momento un po' così c'è stato, soprattutto dopo le libagioni non è stato facile pedalare in salita. Ma ero convinto che una volta arrivati a Perticara, al ritorno, il più era fatto, anche se temevo una crisi dell'ultima ora che avrebbe potuto accadere ad entrambi, ma sarebbe bastato fosse capitata ad uno solo...ormai eravamo uniti nella buona e cattiva sorte.

    Quando, dopo essermi messo davanti dalla cima del Barbotto fino a quasi a Borello, il baffo mi affianca e dice: "Io te lo dico, non tiro un metro!" Ecco, lì mi son fatto i conti se ce la facevo a quel ritmo ad arrivare alla macchina prima del buio, e francamente non ne ero sicuro. Poi la magia, Franco dice: "Fermiamoci a Borello a bere una coca" Quando ripartiamo si mette davanti lui, ma non va a spasso, lo capisco da come affronta i saliscendi, ogni strappo che fa si alza sui pedali a rilanciare il ritmo.

    In quel momento ho capito che c'eravamo, che non avremmo mollato fino alla macchina e così è stato: dopo più di 6 ore di pedalata ancora filavamo sulla via Emilia in fila indiana a quasi 40 km/h (quando le macchine ed i semafori lo permettevano), mentre il sole scendeva ed il cielo diventava rosso all'orizzonte, noi stavamo imboccando la bretella della via Emilia che porta all'incrocio con San Leonardo, veloci e leggeri, perché nonostante le gambe doloranti e il cuore in affanno per gli ultimi strappi, è così che mi sono sentito mentre stavamo arrivando, leggero e felice.

    Abbiamo poi chiuso degnamente la giornata con una birra a Ravenna (altra ottima idea del baffo): ci voleva proprio!!!

    Grazie Franco, e grazie anche a Lorenzo Neri che ci ha tenuto compagnia in quanto è stato il tormentone della giornata ed il tempo è passato più veloce ;-)

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    1. Ovviamente grazie anche a Bosco che, anche se non era partito con noi, ha pensato bene che la cosa più sensata da farsi fosse di raggiungerci e poi si è premurato di sapere se eravamo arrivati alla macchinia sani e salvi.

      E grazie anche a Ronco, che mentre salivamo da S. MAria Riopetra con intorno greggi di pecore, ha pensato bene di chiamare Franco e aggiornarci che il sito della 9 colli era saltato. A quel punto, solo il saperlo, ci ha dato una marcia in più ;-)

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  7. Propongo x il 2013 una due o tre giorni in bici , anche MTB radicale , ovvero zainetto e due soldi in tasca ... Altro che NOveColli !

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