lunedì 22 aprile 2013

Romagna Challenge cap.3 - Pantanissima


La "sfida romagnola" ripropone il percorso non esaltante ma inspiegabilmente faticoso della Pantanissima. Pattuglia Surfing ridotta sul lungo, con solo 4 fondisti di cui tre gentleman, e il giovane medio-man Max R. Le pessime previsioni meteo della vigilia vengono poi ridimensionate e alla fine ci donano una giornata senza pioggia e addirittura con qualche raggio di sole.
Partenza di gara senza particolari scosse... anche perchè stavolta mi allineo in primissima griglia, quella dei "meritevoli" (nel mio caso, grazie a un terzo posto in classifica nella categoria pre-anziani). Stavolta so che, se voglio migliorare o anche solo tenere  la posizione, devo attaccare forte la prima salita, perchè poi diventerà difficile andarsene (e su questo punto verrò puntalmente smentito...) Quindi cerco di prendere la Carpineta-Oriola con buon piglio e di rimanere più avanti possibile; ma è ben presto evidente che le gambe non sono super e devo accontententarmi di rimanere poco oltre quello che diventerà il mio gruppo, senza rimanere agganciato alla testa. Dopo una discesa cauta (infatti faccio fatica a non staccarmi) si comincia a salire in fondovalle con un ritmo terrificante, alimentato anche da alcuni che poi, per fortuna, gireranno per la Ciola e il percorso corto.
Ma anche dopo il bivo si va forte tanto è vero che prima di S. Piero riprenderemo addirittura il primo gruppo. Sul Carnaio a questo punto ci sarebbe tempo e spazio per attaccare, ma posso solo difendermi, mentre il grosso se ne va, ben allungato ovviamente. Il giovane Bosco ha gambe e fiato e mi sfila, lo rivedrò solo all'arrivo. Le gambe son doloranti e i battiti salgono con gran fatica, è evidente che anche stavolta si giocherà in difesa, peccato. Comunque facendo la salita del mio passo rimango nel gruppo delle prime due donne, e anche nel successivo Monte Vecchio (uff...) si va su con un minimo di riserva. Poca pianura per arrivare a Cesenatico, e con una volata poco convinta prendo un inutile 6° di di categoria.
A non molta distanza arrivano quelli che sono ormai praticamente un tandem, Baffo-Ronco, con il secondo che prevale in volata. A pranzo ci raggiunge anche Max che quest'anno, vista la praparazione non ottimale (!) si cimenta sui medi.
 La stagione ora vede come prossimi appuntamenti il Giro di Romagna (5 maggio) e la 9 Colli (19 maggio) , intervallati da qualche uscita lunga  e forse da qualche circuito. Vedremo anche se possibile di santificare gli imminenti gironi di festa, salvaguardando anche la pace familiare...



6 commenti:

  1. Quello di Stefano è sempre un racconto ben fatto ed obiettivo!
    Da quanto detto fa pensare ad una gara durissima (come d'altronde le altre..) e sempre fatta a gran ritmo.
    Complimenti naturalmente a tutti gran/medio fondisti rimarcando che il duo Baffo Ronco siano ormai un'unica entità!!! si vorranno mica arruolare nei Carabinieri??? o meglio ancora nei chips!!! chi dei due farà il Poncherello di turno??
    Naturalmente è molto avvincente questa sfida nella sfida.. chi la spunterà???

    RispondiElimina
  2. La spunterà la bici del baffo, o almeno, una delle due: di sicuro ;-)

    Almeno finché Ronco non fa un nuovo acquisto...

    RispondiElimina
  3. 1 di 2:
    Innanzi tutto ringrazio Stefano per l'appellativo allocutivo a me indirizzato, fa sempre piacere sentirsi definire giovane, anche quando da anni ti crescono solo peli bianchi, che cerci prontamente ed inutilmente di estirpare alla radice...
    Condivido il suo pensiero in merito al percorso della Pantanissima, poco esaltante e con una partenza resa pericola dai troppi restringimenti di carreggiata, curve continue; non immagino cosa potesse accadere se il numero degli iscritti fosse stato più consistente (ieri penso che non si arrivasse ai 1000 iscritti.
    Iscritto regolarmente in sostituzione del fu Francalanci, (ufficialmente a Madrid in ritiro spirituale, speriamo non dal dott. Fuentes), mi posiziono per diritto acquisito nella griglia degli abbonati in compagnia del prode Rigon e del duo lesbo FranciRonco, il primo ancora segnato dai postumi della rovinosa cena di consumata assieme a me, Pazzalanci e famiglie ..
    Insomma solito rituale del Baffo che in griglia smobilita tutti i vicini per poter posizionare la catena sulla corona grande (chi può spiegarmi perchè entra sempre con il 36-27?)... io configuro il nuovo Garmin, quello vecchio è caduto nel water .. pronti e via.
    La partenza per me è sempre una sofferenza, ma questa ha poche rivali, forse solo la Cassani del 2010 oppure la FRW dell'anno scorso. Usciti da Cesenatico, con il vento laterale il gruppo inizia a sfilarsi, film già visto negli anni; mi faccio coraggio e cerco di avanzare spendendo tante energie. Ad un certo punto si crea un buco che andiamo a chiudere io e Gianni Conti, anche lui nelle retrovie, malgrado fosse entrato in griglia tra i primi; rientriamo e riconosco i volti noti, tra i tanti cerco conforto scambiando qualche parola con il capitano, come sempre tranquillo ed impassibile, mentre io sono la solita massa di carne in totale concitazione, fisica e mentale, nulla di nuovo.
    Arriva la salita ed il fegato mi ricorda che la carne alla griglia non si presta a questo tipo di sforzo; forse anche i troppi lavori del sabato, il vino, il poco sonno, insomma non vado avanti.
    Il capitano mi passa a velocità doppia, io rimango agganciato al culo della Bandini, sperando in un pronto recupero sul lungo falsopiano che ci porterà sino a San Piero.
    Così accade, Martinello spinge a tutta e, grazie alla collaborazione di altri 2 o 3, riprendiamo rapidamente il gruppo con il Capitano e, poco prima di San Piero, agganciamo anche il gruppo dei primi che evidetemente aveva rifiatato ..
    Nel lungo tratto vallonato stranamente recupero energie, forse digerisco o mi sveglio .. insomma trovo tranquillità e mi sento bene.

    RispondiElimina
  4. 2 di 2:
    Mi porto prontamente nelle prime posizioni, a poche centinaia di metri dal bivio per l’attacco del Carnaio partono due ad una velocità folle, scoprirò all’arrivo (sentendo le interviste) che erano i primi della classifica, partiti a 110Km dal traguardo, complimenti !!
    Salgo bene ma senza esagerare, raggiungo un drappello Rossetti composto da Paolino, Nelson, Guardigli, rimango con loro; 50m avanti Ghetti e Franchi salgono con il nostro passo. Qua il primo rammarico, bastava un piccolo sforzo in più per agganciare il gruppo dei primi normali..
    Arriviamo alla cima, ci compattiamo in una decina, fatichiamo di ritmo sulla corta ma dura ascesa che ci porta a Spinello poi giù a tutta, spinti da un Nelson soprannaturale in trans agonistica, velocità folle e rischi oltre il dovuto .. Qua la squadra Rossetti da una mano a tutti, me compreso.
    Arriviamo a Borello e ci accorgiamo che il nostro ritmo folle ci ha consentito di recuperare terreno sui primi, che sono solo 100m davanti a noi..
    Attacchiamo Montevecchio davero forte, spinti ancora dalla foga di Nelson che vuole a tutti i costi ricucire lo strappo che si divide dai primi. Io mi sento bene, forse potrei seguirlo ma preferisco non esagerare, ho sempre paura che i crampi arrivino a sancire la fine della mia avventura; crampi probabili dato il mio fermo di ben 18 giorni .. Rimango con Guardigli e Paolino e gli altri componenti del drappello .. Dopo poche rampe qualcuno di stacca, purtroppo tra questi c’è Paolo che, evidentemente aveva speso troppo nel rientro a Borello, contribuendo a spingere verso valle il folle treno Rossetti.
    Arrivati in cima mi sento stranamente bene, afferro un bicchiere d’acqua al volo e mi riporto sul mio gruppetto; Nelson è andato, assieme alla possibilità di arrivare con i primi. Lui li riprenderà in cima a Montevecchio, bravo.
    Giù a tutta, siamo in una decina, decidiamo di darci dei cambi regolari e così facciamo, io ne salto qualcuno sentendo le prime avvisaglie degli amici crampi che, per fortuna si limitano solo a farmi capire che sono pronti a prendere il sopravvento se li metto nelle condizioni giuste. Prendo il magico gel “Sprint”, l’unico in grado di dare effetti realmente percettibili, rinasco.
    I soliti battibecchi con quelli che credono in una mia parziale collaborazione per chissà quali fini diabolici mi fanno dedistire, rinuncio allo sprint e mi accodo a Guardigli, anch’esso rinunciatario ..
    Al traguardo ritrovo la famiglia e dopo pochi minuti assisto allo sprint del Capitano, che molte volte ho visto da dietro.
    Insomma direi che, date le premesse, è andata bene.
    Peccato non essermi fermato a pranzo, sinceramente mi piacerebbe ma credo sia meglio tornare a casa prima possibile.. in soccorso di mia moglie. Per i baccanali post gara attendo la crescita delle piccole belve. Bravi tutti i surfisti, sempre pronti a mettersi in discussione.

    RispondiElimina
  5. Bei racconti... Sembra che Ronco voglia scrivere qlcs sul blog finalmente .. O,forse aspettera' piazzamenti migliori! Forza ragazzi! Questo e' uno spazio di aggregazione ... La bici deve rimanere un gioco e momento di spensieratezza ! Ognuno dia il suo contributo !

    RispondiElimina