lunedì 6 giugno 2011

RAVENNA CAPITALE DEL GIRO

Sto leggendo il libro di Emanuele Conti , il giornalista volante della Voce di Romagna... Mi sembra una lettura necessaria a tutti gli appassionati delle due ruote , se non altro x dare un inquadramento storico all'Hobby che condividiamo. E' strutturato in agili capitoli a loro volta divisi in paragrafi a tema legato a personaggi ed eventi che caratterizzarono i periodi in cui arrivarono le tappe del Giro d'Italia a Ravenna ,. Lo stile e' scorrevole ma incisivo ( traspare il carattere sanguigno e toscano di Emanuele) . Scopriamo cosi' che le due ruote sono ben antecedenti alla nostra pratica e' che forse e' bene per noi contestualizzare i nostri sforzi evitando gli eccessi che purtroppo sono frequenti nella pratica del ns sport. Siamo pur sempre come dice Mondo Mondini amatori e gli eccessi sono comprensibili ma non condivisibili .... Insomma non che si voglia parlare di filosofia ( ma non guasterebbe !) , ma senz'altro di cultura si' . Del resto qualcosa ci accomuna certamente se come ieri a Castrocaro siamo disponibili a condividere dosi di estrema fatica e sudore alzandoci molto presto e lasciando a casa mogli figli e/o altri affetti , per partire a tutta morendo alla prima salita pur di non perdere il proprio gruppo di riferimento(per non parlare del resto). Ma come dice il BOSS della ROSSETTI Nelson con un vero sorriso sulle labbra "stare a casa ci condannerebbe ai sensi di mancanza e di inconpiuto" : quindi ragazzi ROCK ON ! a tutta secondo le proprie possibilita' e mezzi fisici. Per un ciclismo pulito:

Nessun commento:

Posta un commento