giovedì 5 luglio 2012

IL CICLISMO SI E L'ATLETICA NO ?

Ieri mattina la federazione russa di atletica leggera ha squalificato per due anni tre atlete di altissimo livello: Nailya Yulamanova, Yevgeniya Zinurova e Svetlana Klyuka. La squalifica della Yulamanova ha demolito la classifica della maratona dei Campionati Europei 2010: lei, che era arrivata seconda, è stata “cancellata” e la stessa sorte era toccata alla lituana Balciunaite, che dopo la vittoria era risultata positiva all’antidoping. L’oro – due anni dopo… – verrà quindi consegnato alla nostra Anna Incerti, che sul campo fu medaglia di bronzo. Ma quello che ci interessa di questa notizia è un altro aspetto: le tre russe sono state squalificate per irregolarità nel passaporto biologico. E da quanto trapela da ambienti scientifici, gli esperti della Iaaf che hanno valutato i dati sono rimasti letteralmente basiti dalle mostruosità nelle anomalie riscontrate, da profili ematici più simili a montagne russe che a linee regolari. Cose mai viste prima. La Iaaf ha cominciato a sanzionare per il passaporto biologico appena due mesi fa e pare che i provvedimenti in arrivo siano decine. La situazione nell’atletica leggera (specie nell’est europeo e in alcuni paesi di medio oriente e Africa) pare proprio drammatica. Abbiamo due domande. La prima: com’è possibile che questa gente sia passata indenne a controlli antidoping (parliamo di vincitori di Europei  e Mondiali) che dovrebbero essere estremamente accurati e quindi individuare chi – evidentemente – abusa in maniera macroscopica di doping ematico? La seconda: perché queste notizie appaiono sui giornali in angoli remoti (date un’occhiata alla Gazzetta di oggi) e vengono sviluppati su pochissimo spazio, solo per evidenziare che la nostra Incerti (bravissima) ha vinto una medaglia a tavolino? Aver messo il «mostro ciclismo» in prima pagina – anni fa – ha devastato questo sport ma l’ha costretto pian piano a uscire allo scoperto e a ripulirsi. Perché nessuno adesso sbatte il «mostro» atletica leggera in copertina? Per non mancare di rispetto alla Regina degli Sport?   From : BLOG Cycling Pro

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