(da Marco R.) .... Allora vi tedierò anch'io con qualche commento sulla trasferta alpina.
Certamente è una manifestazione organizzata con attenzione quasi maniacale
e lo scenario è stupendo.... quest'ultimo però sono riuscito a godermelo solo
nelle giornate pre-gara.
Partendo circa a metà dell'ultima griglia (pettorale 11000) si è costretti
a guardare solamente (almeno nei primi 20km) le ruote ed i personaggi che ti
circondano e l'attenzione va riposta nei continui sorpassi a singhiozzo che ti
impone la situazione, senza rischiare di tagliare la strada e toccare nessuno
(tutto ciò senza strafare per non prendersi troppi "ma dove vuoi andare ?" ed
improperi ben più pesanticc. ecc).
Nella prima salita sono riuscito a non mettere i piedi a terra in almeno
4-5 occasioni ma mi sembrava di fare l'equilibrista. Anche il Pordoi nei primi
2-3 km è stato simile ed una volta scollinato l'attenzione andava rivolta alla
bella discesa.
In conclusione il sella ronda l'ho fatto tutto in recupero e poi,
transitato a Corvara, nel secondo campolongo (fatto peraltro benino) mi sono
trovato immediatamente quasi da solo, con gruppetti che non facevano velocità
neanche nella successiva discesa e "pianura" sino al colle di S. Lucia.
Arrivati all'imbocco del Giau col caldo già opprimente, ho benedetto
Cristian Sambi per avermi montato il 28 ed ho quindi pedalato con una buona
frequenza sino agli ultimi 2 km di salita, dove ho avvertito che stavo per
andare in riserva. Tenuto duro sul finale del Giau (non avevo comunque le forze
per permettermi di guardare il paesaggio) mi sono lasciato trasportare dalla
forza di gravità per i primi km della discesa, che man mano diventava sempre più
tecnica con curve e controcurve che imponevano un'attenzione ed uno sforzo
continuo.
Imboccato il Falzarego e letto il cartello che ahimè indicava 9,5km!! alla
vetta (senza il chilometro e duecento del Valparola!), si è accesa
definitivamente la spia della riserva. Effettuati i primi 2 km benino ed il 3°
(quasi pianegiante) in scia ad un gruppetto di ciclisti che stavano bene (beati
loro!!) sono rimasto solo e ho innestato la ridotta..(24 o 28)..... ..Guardavo
il massiccio delle Tofane che rimaneva sempre nella stessa posizione nonostante
io continuassi a pedalare, e la sua maestosità era come un'incudine che mi
teneva schiacciato a quella strada larga ed assolata (28 gradi) lasciando
purtroppo sfuggire quella miriade di ciclisti che mi stavavano risorpassando e
trattenendomi li come se pedalassi sui rulli!!! Uno sforzo psicofisico pazzesco,
visto che mi stavo mangiando tutto il vantaggio che mi avrebbe portato a
chiudere in circa 5h 50 - 5h 52. Nel procedere a quella modestissima andatura
ero comunque soddisfatto di come stavo gestendo la crisi e mi ripetevo che la
maratona, fatta in quella maniera: sempre senza un gruppo che mi accompagnasse
per più di 1-2 km, era comunque lodevole.
Finalmente il valico e la vista del Val Parola!.... e di molti ciclisti
del "medio che scollinavano salendo dall'altro versante ( "Valà che tutti quelli
erano andati molto più piano di mè" ..ho pensato). Il Val Parola....mah... una
salita duretta di 1,2km che sembrava allungarsi man mano che la percorrevo, ma
in fondo era l'ultima e poi ...tutta discesa!!! (pensavo). Eccomi finalmente in
discesa: "un ottimo asfalto" ha commentato a posteriori il capitano!! Io
invece avevo paura di spaccare le ruote nei continui creponi trasversali
dell'asfalto e nelle contropendenze e cedimenti del manto stradale che nei primi
4-5km di discesa mi hanno datto invidiare le discese maledette incontrate nelle
prime granfondo in terra marchigiana (il che è tutto dire!!).
Vabbè, eccomi agli ultimi 5 km con 30gradi e vento contro e ....senza
gambe .... basta !!... Tutto finito,.. il garmin che segnava 5h e 52' e la
speranza ormai annullata di finire sotto alle 6 ore..... Smaronamento assoluto
nel vedere brutti e goffi ciclisti (ma più bravi di me) che continuavano a
sorpassarmi!!!.... Ecco l'arco dell'ultimo km.. nò! porca puttana! non è lui!!,
ci sono ancora 200m di un'impercettibile salita e quindi una discesina sino al
vero ultimo km ...Passo sotto al triangolo rosso, ll cronometro segna 5h59 e
spicci ... basta ...smetto di pedalare e assumo un ritmo da turista (con finta
soddisfazione)...passano gruppi con ciclisti che ancora lottano per un
piazzamento, ma non mi tocca .. sono arrivato anche mentalmente..., giro per
l'ultima curva, ecco lo striscione dell''arrivo. Preso da un briciolo d'orgoglio
mi alzo sui pedali e sorpasso alcuni ciclisti più cotti dim mè...e arrivo!!!!
Resto in piedi a fatica e vedo Franco già cambiato che mi saluta ed
incita!! .. Ma come cazzo è che è qui all'arrivo ??? Vabbè ha fatto il medio
penso, almeno lui ha la scusa (vera) di essere un velocista !! Ed io ... Ma
vaffanculo e rivaffanculo!! Va bene così !!!
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