mercoledì 4 luglio 2012

Maratona... la versione di Ronco

(da Marco R.) .... Allora vi tedierò anch'io con qualche commento sulla trasferta alpina.
 Certamente è una manifestazione organizzata con attenzione quasi maniacale e lo scenario è stupendo.... quest'ultimo però sono riuscito a godermelo solo nelle giornate pre-gara.
Partendo circa a metà dell'ultima griglia (pettorale 11000) si è costretti a guardare solamente (almeno nei primi 20km) le ruote ed i personaggi che ti circondano e l'attenzione va riposta nei continui sorpassi a singhiozzo che ti impone la situazione, senza rischiare di tagliare la strada e toccare nessuno (tutto ciò senza strafare per non prendersi troppi "ma dove vuoi andare ?" ed improperi ben più pesanticc. ecc). 
Nella prima salita sono riuscito a non mettere i piedi a terra in almeno 4-5 occasioni ma mi sembrava di fare l'equilibrista. Anche il Pordoi nei primi 2-3 km è stato simile ed una volta scollinato l'attenzione andava rivolta alla bella discesa.
In conclusione il sella ronda l'ho fatto tutto in recupero e poi, transitato a Corvara, nel secondo campolongo (fatto peraltro benino) mi sono trovato immediatamente quasi da solo, con gruppetti che non facevano velocità neanche nella successiva discesa e "pianura" sino al colle di S. Lucia.
Arrivati all'imbocco del Giau col caldo già opprimente, ho benedetto Cristian Sambi per avermi montato il 28 ed ho quindi pedalato con una buona frequenza sino agli ultimi 2 km di salita, dove ho avvertito che stavo per andare in riserva. Tenuto duro sul finale del Giau (non avevo comunque le forze per permettermi di guardare il paesaggio) mi sono lasciato trasportare dalla forza di gravità per i primi km della discesa, che man mano diventava sempre più tecnica con curve e controcurve che imponevano un'attenzione ed uno sforzo continuo.
Imboccato il Falzarego e letto il cartello che ahimè indicava 9,5km!! alla vetta (senza il chilometro e duecento del Valparola!), si è accesa definitivamente la spia della riserva. Effettuati i primi 2 km benino ed il 3° (quasi pianegiante) in scia ad un gruppetto di ciclisti che stavano bene (beati loro!!) sono rimasto solo e ho innestato la ridotta..(24 o 28)..... ..Guardavo il massiccio delle Tofane che rimaneva sempre nella stessa posizione nonostante io continuassi a pedalare, e la sua maestosità era come un'incudine che mi teneva schiacciato a quella strada larga ed assolata (28 gradi) lasciando purtroppo sfuggire quella miriade di ciclisti che mi stavavano risorpassando e trattenendomi li come se pedalassi sui rulli!!! Uno sforzo psicofisico pazzesco, visto che mi stavo mangiando tutto il vantaggio che mi avrebbe portato a chiudere in circa 5h 50 - 5h 52. Nel procedere a quella modestissima andatura ero comunque soddisfatto di come stavo gestendo la crisi e mi ripetevo che la maratona, fatta in quella maniera: sempre senza un gruppo che mi accompagnasse per più di 1-2 km, era comunque lodevole.  
 Finalmente il valico e la vista del Val Parola!.... e di molti ciclisti del "medio che scollinavano salendo dall'altro versante ( "Valà che tutti quelli erano andati molto più piano di mè" ..ho pensato). Il Val Parola....mah... una salita duretta di 1,2km che sembrava allungarsi man mano che la percorrevo, ma in fondo era l'ultima e poi ...tutta discesa!!! (pensavo).  Eccomi finalmente in discesa: "un ottimo asfalto" ha commentato a posteriori il capitano!! Io invece avevo paura di spaccare le ruote nei continui creponi trasversali dell'asfalto e nelle contropendenze e cedimenti del manto stradale che nei primi 4-5km di discesa mi hanno datto invidiare le discese maledette incontrate nelle prime granfondo in terra marchigiana (il che è tutto dire!!).
Vabbè, eccomi agli ultimi 5 km con 30gradi e vento contro e ....senza gambe .... basta !!... Tutto finito,.. il garmin che segnava 5h e 52' e la speranza ormai annullata di finire sotto alle 6 ore..... Smaronamento assoluto nel vedere brutti e goffi ciclisti (ma più bravi di me) che continuavano a sorpassarmi!!!.... Ecco l'arco dell'ultimo km.. nò! porca puttana! non è lui!!, ci sono ancora 200m di un'impercettibile salita e quindi una discesina sino al vero ultimo km ...Passo sotto al triangolo rosso, ll cronometro segna 5h59 e spicci ... basta ...smetto di pedalare e assumo un ritmo da turista (con finta soddisfazione)...passano gruppi con ciclisti che ancora lottano per un piazzamento, ma non mi tocca .. sono arrivato anche mentalmente..., giro per l'ultima curva, ecco lo striscione dell''arrivo. Preso da un briciolo d'orgoglio mi alzo sui pedali e sorpasso alcuni ciclisti più cotti dim mè...e  arrivo!!!! 
Resto in piedi a fatica e vedo Franco già cambiato che mi saluta ed incita!! .. Ma come cazzo è che è qui all'arrivo ??? Vabbè ha fatto il medio penso, almeno lui ha la scusa (vera) di essere un velocista !! Ed io ... Ma vaffanculo e rivaffanculo!!  Va bene così !!!

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