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25 ottobre 2012 – Avevo toccato l'argomento un paio di settimane fa e avevo promesso che ci sarei tornato sopra... ed eccomi qua.
L'argomento
non è certo una novità e tanto scalpore suscitò già il vocio sulle
“strane” prestazioni di Cancellara al Giro delle Fiandre e alla Roubaix
del 2010. Onestamente non penso che il fuoriclasse svizzero avesse avuto
la necessità di trucchi di questo tipo per vincere, ma ad ogni modo non
sono le prestazioni dei pro che mi interessano.
Un giorno,
così per puro caso, vengo a scoprire che il motorino elettrico va tanto
di moda anche tra gli amatori, al che inizio ad interessarmi alla cosa.
L'amico e collega Maurizio Rocchi della rivista INBICI mi fornisce un
contatto di un negoziante di Riccione che monta questi motorini.
 Chiamo quindi subito Giorgio Amati del negozio Tecno Bike di Riccione e fisso un appuntamento per andare a trovarlo.
Giungo da lui qualche giorno dopo e, porca miseria proprio il giorno prima è stata consegnata una bicicletta modificata.
Amati
inizia a spiegarmi e a illustrarmi il lavoro che va svolto per
installare il motore e le difficoltà per mascherare la centralina che
lo comanda e l'ingombrante pacco batteria.
Vengo
quindi a scoprire che il motore Gruber Assist, di fabbricazione
austriaca, nasce con scopi che sono senza ombra di dubbio più che
onorevoli. Infatti la modifica dovrebbe permettere ai meno allenati di
godersi delle belle passeggiate senza affaticarsi eccessivamente, ma
soprattutto è in grado di riportare in bicicletta, e di far godere le
uscite con gli amici di sempre, anche coloro che hanno subito operazioni
importanti, sia a livello articolare che cardiaco.
Il motore è
in grado di sviluppare una potenza di 100W, che ogni ciclista allenato
sa essere una potenza non trascurabile. Azionato nei tratti più duri,
soprattutto nell'utilizzo in fuoristrada, questi 100W aggiuntivi possono
fare la differenza.
Infatti il Gruber Assist è tanto più efficace quanto più l'erta è impegnativa.
Scoperto da
alcuni amatori poco attenti all'etica e al fair-play, viene montato non
per gustarsi l'allegra passeggiata con gli amici, ma per dopare a tutti
gli effetti la bicicletta, sfruttando quei 100W per fare la differenza
proprio in quel tratto dove serve.
Un buon
amatore può scatenare dai 300 ai 360W, forse anche 400W, e vediamo
quindi che l'aiuto del motore può migliorare la propria performance dal
25% fino al 33%! Mica bruscoletti!
Gli ultimi
modelli, addirittura, riescono a sprigionare anche 200W. E' presto detto
che è come avere compagno ciclista che pedala insieme a noi.
Il Gruber
Assist, cilindrico, viene inserito nel tubo verticale e questo deve
essere completamente dritto e di diametro interno di almeno 31.6mm,
mentre la centralina viene inserita nel tubo reggisella. Il pacco
batteria, che si può scegliere tra “grande” e “piccolo” a seconda
dell'autonomia necessaria, può essere nascosto all'interno del borsello
sotto sella o addirittura all'interno di una borraccia infilata
nell'apposito portaborraccia.
Il sistema
di azionamento, come mi illustra l'artigiano Amati, viene nascosto sul
manubrio sotto al nastro rendendolo così totalmente invisibile (tant'è
che ci metto qualche secondo per trovarlo).
 L'operazione
per dopare la bicicletta è comunque complessa e onerosa. Il solo costo
del motore Gruber (compreso di centralina e batteria) si aggira tra i
1750 e i 1900 euro, mentre per l'installazione si deve mettere in conto
almeno una giornata di manodopera, che si allunga se si ritiene
necessario rinforzare il movimento centrale o se si vuole mascherare al
meglio il pacco batteria.
I Gruber
Assist di ultima generazione sono ormai silenziosissimi e totalmente
impercettibili, tanto da non dare nell'occhio. E' anche però vero che
non è possibile fare sparire l'ingombrante pacco batterie.
Il test
antidoping della bicicletta risulta così sicuramente più facile ed
efficace di quello che può essere effettuato sul ciclista. Cercando la
batteria o al limite sfilando il tubo reggisella, la truffa esce alla
luce del sole. Certo che si deve fare attenzione che il ciclista,
durante la gara, non cambi magicamente la bici. Di solito il vincitore e
i diretti inseguitori sono costantemente monitorati dai giudici, per
cui un'azione complessa come la sostituzione della bicicletta (e
relativo numero legato sul manubrio) potrebbe risultare non proprio
semplice.
Beh, per il momento stiamo a vedere cosa succede, ma ormai non c'è da fidarsi proprio più di nessuno!
enrico cavallini
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Che roba!! Il bello è che c'è gente che pensa di usarla!!
RispondiEliminaSe avessi avuto un infarto e volessi uscire con i vecchi amici ?
RispondiEliminaPiuttosto che spendere la stessa cifra in un power-ergometro preferirei comprare il Gruber....almeno i watt aumentano, cosa mi frega di misurarli?
RispondiEliminaEppoi potrei parlare serenamente con la "Iena" mentre gli sta venendo un infarto per staccarmi....
Il Dott....mi scocciava registrarmi