giovedì 7 giugno 2012

TERREMOTO 2 ALTRE CONSIDERAZIONI

Le tre carte mostrano l’attività sismica della regione in tre diversi intervalli temporali. (fonte ingv)

Dall'anno 0 all'anno 2002 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, versione 2004 CPTI04, Gruppo di Lavoro CPTI, 2004): sono rappresentati con i quadrati gialli gli epicentri dei terremoti di Magnitudo Momento pari o superiore a 6; accanto al simbolo l'anno in cui e' avvenuto il terremoto.
La sismicita' localizzata dalla Rete Sismica Nazionale dal 1/1/2003 al 31/12/2008 (Mag>=2.5); la grandezza dei simboli è proporzionale alla magnitudo del terremoto: i colori indicano differenti profondita' degli ipocentri.

La sismicita' rilevata dalla Rete Sismica Nazionale negli ultimi 90 giorni; i dati riportati in questa mappa provengono dalle analisi effettuate nella Sala Sismica dell'INGV subito dopo ogni terremoto e possono quindi contenere piccoli errori. I dati rivisti sono pubblicati con cadenza quindicinale sulle pagine del Bollettino sismico.

Come si può ben vedere terremoti al largo delle coste romagnole ci sono sempre stati e con intensità sempre a cavallo di magnitudo 4. Sopratutto nella figura centrale segnalo un pallino appena a sud di Ravenna; questo è stato un sisma del gennaio del 2008 appena fuori Cervia di Magnitudo 3.8. Noi magari lo abbiamo sentito ma non gli abbiamo dato risalto in quanto evento sporadico ed isolato. Ora siamo tutti molto suscettibili dopo quel che è successo in Emilia e quindi ogni scossa ci fa sobbalzare in quanto abbiamo tutti i nervi a fior di pelle!!

Nella prima figura è evidenziato anche l'unico terremoto importante con forte Magnitudo avvenuto a Ravenna nel 725 con una Magnitudo di circa 5.6 (si tratta di una Magnitudo equivalente e quindi non effettivamente misurata in quanto al tempo non vi erano le conoscenze scientifiche e che è stata rapportata alla scala Mercalli che si basa solo sugli effetti provocati dal sisma).

Il terremoto a Ravenna non risulta strettamente collegato a quanto successo in Emilia..la causa è la stessa ma l'evento è diverso; la struttura sepolta sotto Ravenna altro non è che il margine più orientale della dorsale Ferrarese che forma una sorta di arco al di sotto della nostra pianura ma la differenza sostanziale sta nel fatto che da noi la roccia (ossia il substrato sul quale si formano le pieghe e le faglie più importanti) risulta essere più profonda.

Quanto detto non deve farci abbassare la guardia e pensare che il terremoto da noi non farà danni ma farci riflettere su quanto accaduto. Apparentemente dalle conoscenze scientifiche in possesso dovremmo essere abbastanza tranquilli nella nostra Ravenna anche se quel che realmente accade nel nostro sottosuolo nessuno lo sa!!!!!!

Spero che queste parole siano di buon auspicio, portino fortuna e sopratutto tranquillità!!!


2 commenti:

  1. Grazie del contributo professionale .

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  2. Grande contributo di Obe, fa piacere leggere un po' di dati scientifici che ci aiutano a contestualizzare quanto sta accadendo. Giusto per non andare nel panico senza motivo, speriamo bene, dunque!!!

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